Parità di genere, la certificazione UNI Pdr 125:2022 ritorna centrale nei bandi pubblici.
“Al fine di promuovere la parità di genere, le stazioni appaltanti prevedono nei bandi di gara, negli avvisi e negli inviti, il maggior punteggio da attribuire alle imprese per l’adozione di politiche tese al raggiungimento della parità di genere comprovata dal possesso della certificazione della parità di genere di cui all’articolo 46-bis del codice delle pari opportunità tra uomo e donna” DL n. 57 del 29 maggio 2023
La parità di genere, dunque, non può più essere autocertificata pertanto alle imprese che vogliono aumentare la loro competitività e, dove previsto dai bandi di gara, conseguire un punteggio tecnico maggiore non resta che certificarsi ai sensi della UNI Pdr 125:2022. Una scelta che porta benefici anche ai fini della contribuzione perché apre la strada a sgravi contributivi. Al di là del vantaggio economico, le aziende con certificazione della Parità di genere traggono benefici reputazionali rafforzando anche la loro immagine al fine di attrarre giovani talenti.
Per capire fino in fondo l’importanza che assume la parità di genere con tutti i risvolti per le imprese virtuose, che vogliono garantire uguali condizioni di lavoro alle donne colmando il gap di genere, e le opportunità di fare business.